mercoledì 20 luglio 2016

Recensione Tienimi vicino di Megan Hart


Oggi vi propongo la recensione di questo ultimo forte romanzo di Megan Hart, Tienimi vicino, edito da HarperCollins Italia.

Trama
Effie e Heath sono personaggi molto conosciuti, non per qualcosa che hanno fatto, ma per ciò che è successo loro quando erano piccoli. Segregati e abusati dallo stesso uomo per diversi anni, i due ragazzi hanno trovato conforto l'uno nell'altra sino a quando non sono riusciti a fuggire dalla loro prigione e l'aguzzino non è stato arrestato.
Ora sono due adulti che cercano di andare avanti con le proprie vite. Effie pensa che sia arrivato il momento di cercare di avere una relazione "normale", e Heath non è l'uomo giusto, perché il solo guardarlo in faccia è un salto in quel passato buio e angoscioso. Per questo cambia uomini nello stesso modo in cui si cambia d'abito tutti i giorni. Heath, invece, è da sempre innamorato di Effie, per lui non potrà mai esserci un'altra donna. Inoltre, è convinto che entrambi potranno andare avanti con le proprie vite solo dopo aver affrontato e sconfitto il passato che li accomuna. Una nuova crisi, però, è pronta a scagliarsi contro di loro, tanto che Effie teme che non ritroverà mai un suo equilibrio se non tornando nella casa dove la storia ha avuto inizio e Heath dovrà essere al suo fianco.

Ho appena finito di leggere questo libro e l'unica certezza che ho è che sono confusa. Premetto che non è una storia per tutti, alcune descrizioni sono molto forti, crude, e non parlo solo delle scene di sesso. Alla base ci sono tematiche molto delicate come gli abusi sui minori, il rapimento e il sequestro e le inevitabili conseguenze che un forte trauma porta con sé. Non è sicuramente un racconto leggero o il classico romanzo rosa, ma credo che, se letto "nel modo giusto", possa essere veramente apprezzato.


E' scritto in terza persona e segue il punto di vista di Effie, ma non per questo è più "freddo". C'è però una scelta dell'autrice che non ho particolarmente amato: si passa, senza riferimenti, dalla narrazione presente a quella passata, per poi tornare al presente passando per un passato un po' più recente. Quest'ordine cronologico quasi inesistente mi ha spiazzata più di una volta, ma allo stesso tempo credo che sia uno dei possibili punti di forza di questo romanzo. Ci ritroviamo spesso a farci domande, facciamo delle ipotesi e dopo diversi capitoli abbiamo, a volte tra le righe, una risposta. 

Heath e Effie si sono conosciuti all'età di 15 e 13 anni quando entrambi sono stati rapiti e tenuti prigionieri da un uomo, profondamente disturbato, che li considerava come figli suoi. Si sono fatti forza a vicenda e si sono amati, perché ormai rappresentavano tutto il mondo l'una per l'altro. Anche una volta liberi hanno continuato ad amarsi, ma collegavano l'amore al silenzio e al dolore, perché è così che l'hanno conosciuto. Heath mi ha fatto moltissima tenerezza, è profondamente innamorato, ma continua ad essere respinto e "usato" da Effie. Il rapporto che ha con Polly, la figlia che la donna non ha avuto da lui, è bellissimo ed è sempre presente quando la donna che ama ha bisogno di lui, nonostante tutto. Allo stesso tempo però, non sono riuscita ad odiare Effie. Certo, molte sue scelte sono discutibili, ma l'autrice riesce a far emergere chiaramente quello che ha subito e quello che prova ancora ora. Ama Heath e probabilmente sarà sempre il suo unico amore, ma stare con lui significa ripensare a quei tre anni bui e lei vorrebbe solo andare avanti e vivere una vita normale. Ma la normalità sarà mai una vera possibilità per loro due?

"Tormentami" sussurrò Heath. "Fammi impazzire per il resto della vita. Ma ti scongiuro, Effie, non lasciarmi. Devi solo farti amare."

Beh, la storia è forte, sì, probabilmente non è per tutti, ma, se saprà coinvolgervi, non smetterete di leggere fino a quando non riuscirete ad avere un quadro completo della situazione. Il finale però, non lo so, non posso dire che mi abbia lasciato con l'amaro in bocca perché è comunque in linea con il resto del libro, ma l'ho trovato un po' troppo sbrigativo.

Se l'avete letto, cosa ne pensate? Chi invece non l'ha letto pensa di dargli una possibilità? Fatemi sapere!

A presto!

Nessun commento:

Posta un commento