lunedì 8 agosto 2016

RECENSIONE: Il cattivo ragazzo che voglio di Giulia Besa


Buongiorno! Oggi torniamo tra i banchi di scuola e tra le strade di Roma con la storia di Chiara e Cesare. Il cattivo ragazzo che voglio della giovane autrice Giulia Besa, edito da Giunti Editore.

Trama
Chiara, ultimo anno di liceo a Roma, è la classica brava ragazza. La sua migliore amica lotta da anni per trascinarla in discoteca e farla divertire, ma invano. La storia con Tommaso, un ragazzo più grande di lei, si è chiusa nel peggiore dei modi: al momento in cui si sono trovati insieme e nella giusta circostanza, Chiara non è riuscita a fare l’amore perché le è mancata la sicurezza. E lui, dopo averla invitata al Circo Massimo in una bella serata di vento, la molla, umiliandola davanti agli amici.
Pochi giorni dopo Chiara conosce Cesare: alto, fisico atletico e muscoloso, capelli neri che lambiscono il viso dalla carnagione chiara; e gli occhi, due opali nere, sul fondo delle quali si nasconde sempre un velo di malinconia.
Ma Cesare è pericoloso quanto fascinoso: schivo, volubile, ha tatuato sul petto un intrico di rovi, simbolo evidente della sua chiusura agli affetti. Chiara è attratta, ma cerca in tutti i modi di starne alla larga. Anche Cesare, che nasconde ferite antiche e profonde, vorrebbe stare lontano da lei, ma l’attrazione reciproca è forte. Comincia così un’intensa e combattuta storia d’amore, sullo sfondo di una bellissima Roma, affascinante quanto i giovani protagonisti.


Che in un libro ci sia qualche personaggio antipatico, cattivo o semplicemente odioso è normale, ma in questo romanzo c'è una concentrazione di stronzi (scusate il francesismo, ma quando ci vuole, ci vuole) che non ha eguali. Alla fine il "cattivo ragazzo" della situazione è il più carino di tutti.
Cesare è il classico personaggio misterioso, che indossa una maschera davanti a tutti e che nasconde paure e una grande sofferenza. E' inevitabile essere attratti da lui, voler sapere cosa non mostra, perché si comporta da str**** (lo so, ormai la censura serve a poco) anche se non lo è.


"Te la sai cavare anche da sola, te lo concedo. Ma spero comunque che in futuro ci sia di nuovo bisogno di me".
Chiara invece è la ragazza alle prime armi, alle prese con le prime delusioni amorose e con i primi veri sentimenti. E' la "brava ragazza" attratta dal "cattivo ragazzo". Sembra insicura, debole, ma si trasforma e tira fuori il carattere quando la situazione lo richiede, in particolare per difendere la sua migliore amica. Non mi è piaciuta però per come ha gestito il triangolo con Cesare e Luca, anche se, avendo solo diciotto anni, qualcosa possiamo pure perdonargliela... del resto i comportamenti da accusare sono ben altri in questo romanzo. Nonostante tifassi, ovviamente, per Cesare, non sono riuscita ad "odiare" il povero Luca, anzi, mi dispiaceva un sacco per lui. E' il fidanzato ideale, attento, gentile, dolce... ma non è Cesare.
"Vuoi che ti raggiunga?" "Voglio che tu non desideri altro che venire da me."
Nel romanzo si ricorre spesso alla violenza e il linguaggio è abbastanza esplicito, ci sono anche temi decisamente delicati, ma nel complesso risulta comunque una lettura "leggera".  L'ambientazione poi è sempre talmente ben descritta che sembra davvero di essere lì... Roma risulta decisamente protagonista, e non solo sfondo delle vicende. Ogni tanto è bello leggere di una storia ambientata in Italia, visto che anche le autrici italiane spesso prediligono il paesaggio americano.
Se vi va di fare una passeggiata tra il Colosseo e il Circo Massimo leggendo la storia di un primo amore un po' incasinato ma capace anche di essere romantico, provate questo libro.

A presto!
Veronica

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