giovedì 6 aprile 2017

RECENSIONE: L'universo nei tuoi occhi di Jennifer Niven


Buongiorno! Ci sono libri che ci tengono compagnia, altri che ci fanno divertire e altri ancora che ci fanno emozionare. Poi ci sono quelli di Jennifer Niven, che non solo fanno tutto questo, ma trasmettono anche un messaggio importantissimo. L'universo nei tuoi occhi è un bellissimo inno contro il bullismo ed è un romanzo che ci fa vedere gli altri con occhi diversi; lo fa attraverso la forza di Libby e l'unicità di Jack. Il nuovo successo dell'autrice è uscito il 21 Marzo per la collana DeA Young Adult di DeA Planeta Libri, e io non vedo l'ora di parlarvene.

Trama
Affascinante. Divertente. Distaccato. Ecco le tre parole d’ordine di Jack Masselin, diciassette anni e un segreto ben custodito: Jack non riesce a riconoscere il volto delle persone. Nemmeno quello dei suoi genitori, o quello dei suoi fratelli. Per questo si è dovuto impegnare molto per diventare Mister Popolarità. Si è esercitato per anni nell’impossibile arte di conoscere tutti senza conoscere davvero nessuno, di farsi amare senza amare a propria volta. E finora è riuscito a cavarsela. Ma le cose prendono una piega inaspettata quando Jack vede per la prima volta Libby. Libby che non è come le altre ragazze. Libby che porta addosso tutto il peso dell’universo: un passato difficile e tanti, troppi chili per poter essere accettata dai suoi compagni di scuola. Un giorno, per non sfigurare davanti agli amici, Jack prende di mira Libby in un gioco crudele, che spedisce entrambi in presidenza. Libby però non è il tipo che si lascia umiliare, e il suo incontro con Jack diventa presto uno scontro. Al mondo non esistono due caratteri più diversi dei loro. Eppure… più Jack e Libby si conoscono, meno si sentono soli. Perché ci sono persone che hanno il potere di cambiare tutto. Anche una vita intera.


Se avete letto Raccontami di un giorno perfetto, non avete certo bisogno di me per sapere di cosa è capace questa autrice. Le sue storie sono sempre un po' fuori dal comune, ma sanno regalarci emozioni a dir poco intense, trattando temi delicati e di cui spesso non si parla. Ma, se a bloccarvi è la paura di un finale straziante, questa volta potete andare sul sicuro. La storia di Libby e Jack sarà comunque capace di conquistarvi, coinvolgervi, farvi riflettere, emozionarvi e intristirvi, ma sarà anche in grado di divertirvi e regalarvi un messaggio positivo, farvi scoprire che tutti possiamo essere abbastanza forti per superare il dolore, l'incomprensione, l'isolamento. Quindi no, niente pianti disperati, ma un bel sorriso sulle labbra alla fine del libro.
"Ti vedo perché ti amo. E, sì, ti amo perché ti vedo: vedo la persona fantastica che sei." 
Libby Strout non va a scuola dalla quinta elementare e ora, che è in terza liceo, riprende la vita quotidiana di una normale adolescente. Già questo è abbastanza difficile di suo. Insomma, la scuola non è mai una passeggiata, il liceo non è esattamente il luogo più comprensivo e ospitale del mondo ed essere quella nuova, dopo aver passato anni a casa, quando tutti già si conoscono ed hanno da tempo iniziato questo percorso, non è certo facile. Ma Libby non deve affrontare solo questo, non è solamente "quella nuova", magari, lei è "l'Adolescente più grassa d'America". Sarà sempre quella che pesava 300 kg e che è stata portata via da casa sua con una gru. Anche se ora ha perso peso e sta ricominciando a prendere in mano la sua vita, è ancora una ragazza di 150 kg, che viene presa in giro dai compagni e che non può togliersi questa etichetta di dosso.

Jack Masselin è uno dei ragazzi più popolari della scuola, è divertente, amico di tutti, con una bellissima ragazza al suo fianco. All'apparenza la sua vita è facile e perfetta, ma, mai come in questo caso, l'apparenza inganna. Soffre di prosopagnosia ed è un segreto per tutti, anche per la sua famiglia. In poche parole, non riesce a ricordare il viso delle persone, ogni volta è come se vedesse chiunque per la prima volta e questo non può che causargli un sacco di problemi. È per questo che indossa la maschera del distaccato e popolare Jack, per limitare gli equivoci, perché a volte ricordare solo alcune particolarità non basta. L'autrice, e questa è una delle cose che più mi piacciono, usa molto l'ironia, nonostante tutto, con i suoi personaggi. I guai in cui si caccia lo dipingono un po' come un "imbranato", ma piano piano riusciamo a comprendere quello che prova davvero e quanto questo lo faccia soffrire. Immaginate di non poter riconoscere i vostri genitori o i vostri fratelli, ma soprattutto di non conoscere neppure voi stessi, di scoprire che faccia abbiate solo quando vi specchiate e che ogni volta sia una sorpresa.
Eccomi qua. È quello che penso ogni volta che mi vedo riflesso. Non nel senso di: Ehi, salve, vecchio mio! ma piuttosto: Ah, vediamo un po' chi sei.
La loro storia non parte nel migliore dei modi e Jack dovrà faticare parecchio per dimostrare a Libby che in realtà è un bravo ragazzo. È una storia dolce e tenera, ma la vera bellezza di questo libro sta nel percorso che i due protagonisti, insieme, da soli, con l'aiuto di famiglia e amici, compiono e che li porta ad accettarsi, a trovare il lato positivo, a vivere, ad amare, a lasciarsi amare e a perdonarsi. Perché, come ci insegna Libby, siamo noi i veri nemici di noi stessi. Le altre persone ci giudicheranno sempre e le loro parole ci faranno male, è vero, ma siamo noi a limitarci, a definirci con il nostro difetto e a permettere agli altri di vederci solo così.
Che diritto abbiamo di dire al prossimo come dovrebbe sentirsi o cosa dovrebbe essere? Perché non cerchiamo di migliorare noi stessi, invece?
Per quanto io abbia amato Jack e la sua particolare storia mi abbia colpita moltissimo, la vera star del libro è Libby. Spero che molte giovani ragazze, e ragazzi, leggendo queste pagine, la possano prendere come esempio, perché ha molto da insegnare. Non mettete mai da parte i vostri sogni, se nessuno crede in voi, credeteci voi stessi! Non ponetevi dei limiti e non permettete a nessuno di convincervi di non essere desiderati e desiderabili. E permettete a chi vi vuole bene di aiutarvi e di amarvi. Penso anche che questo libro sia, non solo una bellissima dimostrazione di forza e coraggio, ma anche uno spunto di riflessione per chi si trova dall'altra parte. È facile immedesimarsi in Libby, in chi riceve le prese in giro e nelle sue debolezze, ma pensiamo anche che le nostre parole, dette anche come battuta, potrebbero avere delle conseguenze. Una semplice parola ha il potere di far soffrire qualcuno, non dimentichiamolo. Non volevo che questa recensione diventasse un inno contro il bullismo (a questo ci pensa benissimo il romanzo), ma adoro quando una storia lascia quel qualcosa in più e ci tenevo a condividere le mie riflessioni con voi. Non credo sia necessario sottolinearlo, ma vi consiglio tantissimo L'universo nei tuoi occhi. Sicuramente a chi ha l'età dei protagonisti e vive situazioni "simili", ma anche a chiunque altro, perché parlare (e leggere) di certi temi non fa mai male. Sul finale, invece, vi dico che certamente non è d'effetto come quello di Raccontami di un giorno perfetto (che nel bene o nel male è rimasto dentro a chi lo ha letto), ma ripeto che la forza di questo libro sta nel viaggio, non tanto nella meta. Detto questo, però, a me è comunque piaciuto e non saprei trovare dei difetti.
E a tutte le altre dico: siete desiderate e desiderabili. Grasse e magre, alte e basse, carine o bruttine, estroverse o timide. Non permettete a nessuno di sostenere il contrario. Nemmeno a voi stesse. Soprattutto a voi stesse.
Al prossimo libro!
Veronica

2 commenti:

  1. Ciao bella! <3
    Bene, devo ancora leggere "Raccontami di un giorno perfetto". Ma sappi che la tua recensione ha mosso un mio piedino anche verso questo secondo romanzo della Niven, che ero indecisa se leggere oppure no. Ora lo sono meno, ma di poco, ahahah :D: Vedrò più in là :).
    Un bacio! <3

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Lety! <3
      Ahaha sono contenta di averti fatto fare almeno un passo! Comunque io ti consiglio entrambi i libri. "Raccontami di un giorno perfetto" è sicuramente più difficile da accettare, questo invece è decisamente più pieno di speranza!
      Un bacio e a presto! <3

      Elimina