venerdì 26 maggio 2017

RECENSIONE: Il piccolo museo dei cuori infranti di Meg Leder


Buongiorno a tutti! Oggi nel blog ho deciso di dare spazio ad un romanzo che magari è passato un po' inosservato, ma che io ho trovato davvero carino. Il piccolo museo dei cuori infranti di Meg Leder, edito Sperling & Kupfer, è uno young adult che ci racconta la storia di Penelope e del suo primo amore. Niente di diverso dal solito, direte, e invece qualcosa di particolare c'è! Continuate a leggere e lo scoprirete...

Trama
New York. Penelope ha sedici anni, quasi diciassette, e non è mai stata innamorata. Suo padre lavora al Museo di Storia Naturale, e lei ha trascorso l'infanzia circondata da reperti e dinosauri. Ed è proprio un evento devastante, pari a quello che ha spazzato via i dinosauri dalla Terra, ad abbattersi su di lei, il terzo anno di liceo, con la forza di mille meteoriti. Tutto è iniziato quando Keats, il ragazzo più bello che Penelope abbia mai visto in tutta la sua vita di sedicenne-mai-stata-baciata, è arrivato a scuola, si è seduto e l'ha guardata. Grandi occhi grigioverdi, una maglietta con un'immagine del Giovane Holden, una giacca blu di velluto a coste, con le toppe sui gomiti, e un profumo di cannella. Se mai avesse potuto far apparire il ragazzo perfetto, Penelope non sarebbe riuscita a fare di meglio. Non tutti gli incontri però sono destinati a un lieto fine, e lei si è ritrovata presto con il cuore spezzato. Ma, a volte, lasciar andare il passato è l'unico modo per trovare il proprio futuro, e così Penelope ha deciso di fondare il Piccolo Museo dei Cuori Infranti. Per guarire le proprie ferite e raccogliere tutti gli oggetti simbolo dell'estasi e della delusione del suo primo amore, ma soprattutto per ricordare a tutti di restare sempre all'erta: perché, come un povero dinosauro innocente intento a mangiare foglie o a rosicchiare allegramente le ossa della sua preda, anche voi, se avete un cuore, potreste essere improvvisamente colpiti da quel meteorite meglio noto come «cuore infranto».

Il romanzo si apre con un incubo. Uno strano sogno con protagonisti i dinosauri che fa svegliare Penelope di soprassalto e le fa decidere di aprire il Piccolo Museo dei Cuori Infranti. Un museo aperto a tutte quelle persone che si sono innamorate e che poi si sono ritrovate con il cuore spezzato, tristi, sole, sofferenti. Il fenomeno del cuore infranto è come una catastrofe, un cataclisma, e, come i dinosauri vengono ricordati nei musei dopo essere stati spazzati dalla Terra, anche un cuore spezzato ha il diritto di essere ricordato e visitato.
Durante il terzo anno di liceo, Penelope Madeira Marx, anni sedici quasi diciassette, per la prima volta nella sua giovane vita, ha vissuto quell'esperienza devastante, avvilente e paragonabile a una bella ginocchiata sui denti meglio nota come cuore infranto.
Ma noi non sappiamo ancora come la giovane ragazza sia arrivata a tutta questa sofferenza, e quindi ci racconta tutto sul suo primo amore e, di conseguenza, sulla sua prima delusione amorosa. A sedici anni Penelope non ha mai provato vero interesse per un ragazzo, le sue cotte sono sempre state rivolte solo a personaggi immaginari, almeno fino a quando i suoi occhi si posano su Keats. Lui è il ragazzo perfetto, bello, intelligente, divertente, dolce, ma soprattutto, tra tutte, nota proprio lei. La ragazza, completamente inesperta, teneramente ingenua e alle sue prime esperienze, vive tutto come se fosse una favola. Il primo appuntamento, il primo bacio, la sua prima storia. Fino a qui, dunque, potrebbe sembrare un normalissimo young adult, come ne abbiamo letti tanti. La particolarità sta nel fatto che noi lettori sappiamo esattamente come andrà a finire, sappiamo già che prima o poi ci sarà un "cuore infranto" e questa consapevolezza è un tarlo sempre presente nella nostra mente.
  • Il cuore infranto può essere di ogni forma e dimensione: può presentarsi in lunghe e violente ondate di dolore devastante che vi lasciano parecchio malridotti oppure in brevi ma ricorrenti momenti di tristezza talmente acuta da penetrarvi nelle ossa. 
Piano piano, però, tutta la magia che circonda questo amore e l'atmosfera idilliaca dell'innamoramento scompaiono, lasciando spazio alla realtà che non è sempre del tutto perfetta. Ed ecco che, per una volta, il primo grande amore ci viene raccontato per quello che è per davvero. Da piccoli dettagli come le labbra screpolate e il forte sapore di cannella, ad aspetti più importanti come atteggiamenti e gesti poco carini, così Penelope è costretta a ridimensionare il suo rapporto e a scendere dalle nuvole. Ma cosa l'ha addirittura portata alla grande delusione che ha avuto? Non saranno certo bastate queste piccole scaramucce.
Mi ha baciata e ho pensato alla fragranza delle foglie di menta appena colte, a quando senti l'acqua salata sulle labbra, alle mattine in cui ti svegli con il cuore che batte forte, senza la sveglia. 
Mentre leggiamo di tutti i passi avanti e indietro della sua storia d'amore, conosciamo anche la famiglia e gli amici, vecchi e nuovi, di Pen. In particolare ci tiene compagnia lo stretto rapporto di amicizia che la lega ad Eph, il suo migliore amico. Tra disegni di dinosauri, bei ricordi e botte involontarie (o quasi), anche la loro storia avrà un profondo sviluppo. La ragazza si ritrova a dover fare i conti con i cambiamenti, più di quanto avrebbe pensato. Tutto sommato è sempre stata felice nella sua bolla, ma è arrivato il momento di crescere, di affrontare la realtà. E di realizzare che tutti i momenti, positivi o negativi che siano, le hanno permesso di arrivare a quel determinato momento. Arriverà alla semplice accettazione o avrà il suo bel lieto fine? Lascio che siate voi a scoprirlo leggendo, perché ci sarà qualche bella sorpresa.

Dunque, vi consiglio davvero questo libro. Una storia carina, leggera, divertente, con diversi bei personaggi tutti da scoprire, ma soprattutto con un bel messaggio. Il dolore causato dall'amore è dolore a tutti gli effetti, ma si guarisce anche da questo, e a volte basta davvero poco. A tutti i cuori infranti, benvenuti nel museo di Penelope!

Al prossimo libro!
Veronica

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