venerdì 29 settembre 2017

REVIEW TOUR: Volevo essere la tua ragazza di Meredith Russo


Buongiorno!
Ieri ho preso parte con molto piacere ad un Review Party di una nuova uscita, ma oggi si alza il tiro perché il mio è uno dei 13 blog che partecipa al Review Tour di Volevo essere la tua ragazza, uscito ieri per Newton Compton. E sono davvero felice che, nel nostro piccolo, in questi 3 giorni stiamo facendo conoscere questo young adult che è allo stesso tempo delicato e forte. Il romanzo di Meredith Russo viene presentato come il miglior libro dell'anno, espressione usata forse un po' troppo spesso, con troppa leggerezza, e che, fin troppe volte, si rivela un'esagerazione. Ecco, invece in questo caso io sono totalmente d'accordo e tutti i premi che ha vinto sono solo un'ulteriore conferma. Vi prego, davvero, di farvi un favore e di leggere la storia di Amanda. Se siete vicini alla tematica trattata, ma soprattutto se non lo siete.

Amanda Hardy si è appena trasferita, e nella nuova scuola non conosce ancora nessuno. Vorrebbe farsi dei nuovi amici, ma ha un segreto, e per mantenerlo non deve dare troppa confidenza alle persone. Almeno questo è il suo proposito. Ma quando incontra il dolce e accomodante Grant, Amanda non può fare a meno di lasciarlo entrare, poco alla volta, nella sua vita. Man mano che trascorrono il tempo insieme, Amanda si rende conto di quante cose si sta perdendo nel tentativo di tenere al riparo il proprio cuore. Giorno dopo giorno si ritrova a voler condividere con Grant tutto di se stessa, compreso il suo passato. Ma è terrorizzata all’idea che, una volta saputa la verità, il ragazzo non sarà in grado di vedere oltre, e si allontanerà per sempre. Qual è il terribile segreto che Amanda non vuole rivelare? Un nome: Andrew. È il nome con cui Amanda era conosciuta nella vecchia scuola e nella vita che ha rinnegato. Ma davvero la verità può avere un prezzo così alto?


Sto pensando a come scrivere questa recensione e sono davvero in difficoltà. Forse è perché la lettura è troppo recente e ancora non sono uscita completamente dalla storia, non lo so, ma ho l'impressione che qualsiasi cosa io possa dire sia una banalità in confronto a quello che ho letto, ma soprattutto in confronto a quello che ho provato e vissuto leggendo. Non so se alla fine riuscirò ad offrirvi una recensione "tradizionale", ma credo che l'unica cosa da fare in questo caso sia tirare fuori e mettere nero su bianco tutto quello che ho sentito e che continuo a sentire a distanza di ore. Aprire il cuore e raccontare, un po' come hanno fatto Meredith e Amanda con noi.

Andrew è un bambino, e poi un ragazzino, nato nel corpo sbagliato. Lui si è sempre sentito una ragazza, non ha dubbi che sia quello che dovrebbe essere, ma per il mondo intero è un ragazzo, perché il suo corpo dice così. Finalmente, crescendo, grazie ad una cura ormonale e alla chirurgia, ha l'occasione di trasformare il suo aspetto fisico per diventare, a tutti gli effetti, Amanda anche per gli altri. Diminuisce il suo disagio, è l'occasione per essere, per la prima volta nella vita, completamente se stessa, può davvero iniziare a vivere. Ma non diminuiscono le prese in giro, gli sguardi giudicanti, la violenza fisica nei suoi confronti. Anzi, se possibile, tutto questo cresce davanti al fatto compiuto e, all'ennesimo occhio nero, la ragazza fa le valigie e si trasferisce dal padre. Qui non la conosce nessuno, qui non ha nessun passato ed Andrew non è mai esistito, qui c'è solo Amanda. E, se mantiene il suo segreto, al massimo sarà additata come "la ragazza nuova", niente di più, soprattutto se se ne sta sulle sue, limitandosi a continuare a sopravvivere prima di poter andare al college al Nord, in una grande città come New York, dove la mentalità delle persone è più aperta e dove è sicura che verrà finalmente capita. Ma nella nuova scuola succede l'insperato, la ragazza si fa delle vere amiche e trova un ragazzo, Grant, che la vede bella, la desidera. Forse, quindi, è finalmente arrivato il momento di lasciarsi andare, di vivere tutto ciò che, per paura, si è sempre negata, di essere una ragazza normale di 18 anni. Ed è così che si sente per la prima volta: normale. È felice, come non pensava di poter essere veramente, ma la paura che qualcuno possa scoprire il suo segreto e il senso di colpa per non essere totalmente sincera con le persone che ora le vogliono bene pesano su di lei come un macigno.
"Abbiamo tutti un passato. Non significa che tu non possa avere un futuro".
Questo romanzo mi ha scossa così tanto perché è reale, purtroppo. Questa è la storia di Amanda, al mondo siamo tutti diversi e le nostre storie sono uniche, mai uguali tra loro, però è allo stesso tempo la storia di tanti, anzi, secondo me può essere la storia di tutti. Lasciando perdere per un attimo la particolare tematica trattata, Amanda potrebbe tranquillamente rappresentare chiunque di noi. Alla fine è una ragazza che non si trovava bene nel suo corpo, che non si lascia andare per paura della reazione degli altri, che subisce atroci atti di bullismo perché desidera semplicemente essere se stessa. Messa così, non importa che tu sia transessuale, eterosessuale, omosessuale, magro, grasso, bianco, nero, il risultato è sempre quello. E cioè che chiunque tu sia e qualunque cosa tu voglia fare, ci sarà sempre qualcuno che si sentirà in diritto di criticarti, di prenderti in giro, di insultarti, di metterti le mani addosso e di rovinarti la vita. E questo romanzo descrive talmente bene tutto questo che sembra davvero di viverlo in prima persona e la rabbia, la tristezza, l'impotenza, tutto quello che provi difficilmente ti lascia andare dopo aver chiuso il libro. Inoltre il fatto che l'autrice sappia di cosa sta parlando, che conosca molto bene quello che Amanda prova e subisce, si nota e rende un mondo che la maggior parte di noi al massimo ha conosciuto attraverso la televisione molto più vicino e comprensibile di quanto possiamo immaginare.
"Tu puoi avere tutto quello che vuoi, quando riesci ad accettare che te lo meriti".
Non credo ci sia bisogno di sottolineare che questa è una lettura sicuramente molto forte e intensa, in alcune occasioni anche difficile da accettare. Ci saranno lacrime, io ho iniziato con la nota della Russo che apre il romanzo e ho smesso solo alla fine dei ringraziamenti (o devo considerare anche quelle che sto cercando di non versare mentre scrivo la recensione?). Però sono state lacrime scaturite da mille emozioni diverse: dolore, rabbia, gioia. E nel complesso il romanzo non vuole renderci tristi, ma vuole trasmettere un messaggio positivo, di speranza. Quello che alla fine ci deve rimanere, oltre a, spero, una visione non più macchiata dai pregiudizi e dall'ignoranza, è che Amanda è una ragazza forte, che ha lottato per essere fuori quella che è sempre stata dentro, che ha capito che ha tutto il diritto di essere felice, di amare e di essere amata così com'è, senza maschere e senza più nascondersi. Non è lei quella che si deve vergognare, non è lei quella che deve camminare a testa bassa per non incrociare lo sguardo degli altri, non è lei che deve accettare disprezzo, insulti, calci e pugni e non è lei che deve limitarsi a sopravvivere.
"Non sono coraggiosa. Il coraggio implica una scelta. Io sono solo me stessa, capisci?" 
Ovviamente non è per niente facile arrivare alla fine, non diventerà mai tutto rose e fiori e questo libro non ci dà questa illusione. Però, oltre al personaggio di Amanda, ce ne regala anche tanti altri tutti da scoprire e sviluppati benissimo. Dal genitore che forse ama troppo e lo dimostra nel modo più sbagliato possibile, all'amica che non capisce, perché nella vita ha sempre sentito dire che certe cose sono sbagliate, sono un peccato, ma che comunque ascolta il cuore che le dice di voler bene e basta. Forse nessun personaggio è perfetto dall'inizio alla fine, ma chi lo è? Tutti sbagliamo, ma l'importante è saperlo ammettere e cercare di rimediare. E il fatto che, leggendo, sicuramente ci sentiamo Amanda, ma ci sentiamo un po' anche i suoi genitori, le sue amiche, Grant, mi è piaciuto tantissimo. Davvero, ho amato ogni singola parola del libro, come è stato sviluppato, e non saprei trovare nulla che non va. Ammetto di esserci un po' rimasta quando ho girato l'ultima pagina e ho realizzato che era finito veramente, ma questo è uno di quei casi in cui ti affezioni talmente tanto ai protagonisti che non sarai mai pronto a lasciarli andare. Quindi sì, se proprio devo trovare il pelo nell'uovo, dico che avrei voluto l'epilogo. Capisco che, in realtà, la fine è giusta così, ma per il lettore sapere cosa succede qualche tempo dopo è una sorta di rassicurazione, no? Come dire "tranquillo, va ancora tutto bene, non ti devi preoccupare". Ecco, in questo caso ne sentivo proprio il bisogno.

Vorrei dire ancora molte cose, ma mi rendo conto che è il caso di arrivare ad una conclusione, quindi la smetto. Dico solo che, oltre a tutto questo, Volevo essere la tua ragazza racconta anche una storia d'amore bella, dolce, delicata, una storia d'amicizia pura, senza secondi fini e una storia tra un padre e una figlia che devono ritrovarsi, che non hanno mai smesso di volersi bene, ma che devono capire come tornare a dimostrarselo. Infine, a parte suggerirvi davvero di cuore di leggere questo romanzo perché può solo arricchirvi e farvi riflettere, aggiungo l'ultima veloce riflessione sui flashback che si insinuano di tanto in tanto tra i capitoli e ci raccontano sprazzi del passato di Amanda. Bene, sono tutti un colpo al cuore. Dall'ingenuità di un bambino che è convinto da grande diventerà quello che è davvero, dai pensieri di un ragazzino che ancora vede il bene nelle persone, dal dolore di un ragazzo che non ce la fa più, alle difficoltà di una ragazza che deve trovare il suo posto nel mondo.

Al prossimo libro!
Veronica


3 commenti:

  1. Ciao! Volevo avvisarti che ti ho nominato per il liebster Award; se ti va partecipa, mi farebbe piacere!

    http://ioamoilibrieleserietv.blogspot.com/2017/09/il-liebster-award-2017_29.html

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  2. Una storia d'amore coinvolgente e interessante. Una bella recensione!

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