venerdì 10 novembre 2017

RECENSIONE: Anormale (Troubled Teen Series #2) di Susan Moretto


Buongiorno!
Dopo Principessina, Susan Moretto torna con un nuovo romanzo della Troubled Teen Series, una serie che racconta la vita di un gruppo di adolescenti alle prese, non solo con i soliti drammi, ma anche con situazioni molto più delicate e difficili da affrontare. Anormale è il titolo del secondo capitolo, uscito pochi giorni fa per Triskell Edizioni. I romanzi sono tutti autoconclusivi, ma sempre molto collegati. Non aver letto il primo significa quindi perdersi un importante tassello per avere una visione completa di Mason, l'ex bullo protagonista di questa storia. Ma ad accompagnarlo ci sarà una nuova arrivata, Sam, una ragazza che vorrebbe solo sentirsi normale. Se queste pagine servono in un certo senso al ragazzo per imparare un'importante lezione, devono anche servire a lanciare un messaggio a tutte quelle persone che, per un motivo o per un altro, si sentono "anormali":

C'è molta differenza tra anormale e speciale.

Troubled Teen Series
1. PRINCIPESSINA [acquisto]
2. ANORMALE [acquisto]

Trama
Mason ha sempre saputo come trattare le persone diverse da lui: scherzi, insulti, denigrazione. È un bullo e ne è fiero, almeno fino a quando le sue convinzioni non vacillano. In quel momento capisce che il confine fra bullo e mostro è sottile, ed è questione di un attimo perdere se stessi.
Sa a cosa va incontro nel suo tentativo di migliorarsi, la diffidenza di chi assieme a lui insultava gli anormali. Ciò a cui Mason non è preparato è Sam: ingenua, timida, bellissima. La spingerà a rompere il guscio che ha eretto attorno a sé, aprendosi al mondo, e non potrà fare a meno di innamorarsi di lei. Ma Sam non è chi sembra...


Recensione
La storia non inizia esattamente da quando è terminato il libro precedente, ma un po' prima, quindi dobbiamo riabituarci ad un Mason ancora stronzo (si può dire?). Però si capisce subito cosa la sua cattiveria nasconde, ossia un ragazzo ferito perché abbandonato dal suo migliore amico. Per quanto si accanisca sull'orientamento sessuale di Zeke, il vero problema è che lui gli ha preferito Gabe, che non ci sia più un posto per Mason nella sua nuova vita. Per fortuna, però, il processo di redenzione del bullo della scuola inizia subito, perché la storia riprende da quando Gabe finisce in ospedale, momento che, come già sappiamo, segna la svolta. Ma cosa lo spinge a scusarsi con la Principessina e a cercare di recuperare il rapporto con l'amico? Il dottor Scott, il padre di Gabe. È proprio lui che, indirettamente, lo convince a cambiare. La paura di diventare un giorno come quell'uomo, un mostro, è questo che fa scattare in lui qualcosa. 

Finalmente, quindi, vediamo Mason per quello che è. Fondamentalmente un bravo ragazzo, uno che ha sbagliato, ma che è capace di ammetterlo e di rimediare. Si è comportato da cattivo, ma non lo è. Sono state la stupidità, la superficialità e l'ignoranza a portarlo su quella strada, ma scoprire quanto Gabe dovesse sopportare anche nella sua stessa casa gli ha fatto aprire gli occhi. Sicuramente, però, dobbiamo ringraziare anche un'altra persona per questo cambiamento. Una persona che, nonostante quello che potevamo immaginare nel precedente libro, non è Mery, ma Sam. Sam è anzi l'opposto della sorella di Gabe e l'opposto anche delle ragazze che Mason è solito frequentare, timida, gentile, sincera, minuta e inesperta, eppure è la ragazza più bella che lui abbia mai visto.

Ed era anche muscoloso, con delle spalle larghe. E un petto largo. E delle cosce larghe. Tutto in lui sembrava in formato famiglia.
Sam si è appena trasferita da Chicago con il padre, che l'adora ed è la sua unica famiglia, per raggiungere la donna di cui si è innamorato. È così che si ritrova a stretto contatto con un sexy e muscoloso giocatore di football. Praticamente il suo sogno erotico e causa dei suoi primi sospiri d'amore. La ragazza, però, non è impacciata e titubante solo perché molto timida, una novellina nelle questioni amorose e non una grande sostenitrice delle relazioni interpersonali, ma soprattutto perché nasconde un segreto. Con lui però, per non rovinare tutto e non soffrire ancora, decide di essere onesta e trasparente. Ma Mason, ce ne siamo accorti, non è né un grande ascoltatore o osservatore, né particolarmente sveglio. Da qui, quindi, avranno origine diversi equivoci divertenti, ma che porteranno ad una resa dei conti particolarmente difficile per entrambe le parti, nonché una delle scene più intense del romanzo.

Perché lei doveva dichiarare ciò che era, quasi ammettesse una colpa, mentre il resto del mondo non era costretto ad ammettere la propria eterosessualità. La propria normalità. Perché non posso essere semplicemente Sam?
Nel rapporto con Sam viene fuori un Mason sorprendente e che mai avrei immaginato di vedere: estremamente dolce, attento, premuroso. Senza saperlo, dice alla ragazza tutto quello che lei ha disperatamente bisogno di sentirsi dire. Con le parole la conquista, ma con la stessa facilità la distrugge. Sam non ha nessuna colpa, non ha volontariamente nascosto nulla, ma Mason viene preso alla sprovvista ed ha una reazione da un lato dura, che lo riporta al ragazzo che era fino a poco tempo prima, ma dall'altro comprensibile e che contemporaneamente dimostra quanto stia maturando e, soprattutto, quanto la ragazza sia diventata importante per lui. Viene naturale schierarsi immediatamente dalla parte della ragazza, giustamente, ma io credo anche che sia non sia corretto condannarlo così facilmente, in questo caso. Ha parole e gesti sbagliati, che la feriscono, ma Sam ha avuto tutto il tempo per convivere con questa "situazione", Mason no. Lui vive un momento di estrema confusione, aveva delle certezze che ora non ha più. E poi ci sono i sentimenti, le sensazioni, le emozioni a complicare tutto. Insomma, neanche lui se la passa tanto bene. 

"So solo che mi piaci e non ce la faccio più." "A sopportarlo?" "A ignorarlo."
Non voglio scendere nei dettagli perché, per quanto sia facilmente intuibile dalla (perfetta) copertina e dalla trama, preferisco non svelare tutto, nel caso qualcuno non lo avesse capito. Mi limito a dire che pensavo di trovarmi davanti ad un romanzo simile ad un altro che ho letto (e amato) recentemente, ma invece ho capito presto che questo è qualcosa di completamente diverso. La ragazza è sicura di chi sia la vera Sam, non importa cosa dicano i fatti. Ma è anche una ragazza di sedici anni che non sa cosa le riserverà il futuro, che ha paura di fare l'ultimo passo, che teme il momento in cui dovrà affrontare il mondo dopo essere stata sempre in una campana di vetro, protetta dall'amore del padre. Ed è giusto così, la sua sofferenza, le sue paure, i suoi dubbi sono reali e rendono il suo personaggio ancora più credibile. 

"Ma dovresti comunque stare con lui. O almeno provarci." "Perché?" "Perché sprecare l'amore è da coglioni."
E proprio per rendere la storia ancora più credibile, la situazione non si risolve in una manciata di pagine, o almeno non per entrambi. Il finale ha la sua conclusione, ma allo stesso tempo è aperto e proiettato verso il futuro. Sicuramente lascia un po' insoddisfatti per non aver avuto tutto quello che volevamo, ma a pensarci bene è perfetto così. C'è di buono che la serie prosegue e che tutti i personaggi continuano ad essere presenti, anche se ci saranno nuovi protagonisti, quindi non dobbiamo temere che questo percorso resti incompiuto. Ed è anche per questo motivo che, oltre a consigliare questo romanzo, consiglio caldamente tutta questa serie in continuo divenire, soprattutto in vista del futuro. L'autrice ci ha abituati a tematiche molto delicate affrontate sempre nel migliore dei modi e trattate come se fossero parte di tutti noi, ma anche a pagine che iniziamo con un sorriso e terminiamo in lacrime. I personaggi vivono diversi momenti emotivamente molto forti e difficili, ma non manca mai quel tocco di ironia, a volte usata come arma di difesa e a volte in modo più libero e spensierato. Nonostante questi punti in comune, però, Principessina e Anormale sono molto diversi. Nel primo ha un ruolo predominante la violenza, fisica e verbale, il secondo è sviluppato tutto su un livello più interiore che esteriore. La sofferenza di Sam è mentale, non fisica. Le sue paure, i suoi blocchi, il suo percorso, tutto è più dell'anima che del corpo. E lo stesso vale per Mason. Zeke aveva dovuto affrontare le conseguenze del coming out, lui invece si limita ad un confronto con Sam e, in particolar modo, con se stesso. Questo però non vuol dire che la storia non risulti comunque intensa, emozionante e commovente. Forse solo un po' meno di impatto e con uno sviluppo più lento. 

Per concludere fatemi aggiungere quanto apprezzo la cura che Susan ripone nel delineare anche tutti i personaggi secondari. Ne è un esempio lampante Mery che, da due libri a questa parte, impariamo sempre più a conoscere. Ma anche tutti i genitori, e presunti tali, che abbiamo trovato. Ognuno con caratteristiche proprie e ognuno con il proprio percorso. Ma credo che con il fratellino di Mason l'autrice si sia superata. Apparentemente non ha un grande ruolo nella storia, ma la spiegazione data al suo strano comportamento mi fa ancora sorridere e diventare gli occhi lucidi.

Al prossimo libro!
Veronica

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