mercoledì 15 novembre 2017

RECENSIONE: Fino all'ultima parola di Tamara Ireland Stone


Buonasera! La Leggereditore, ad ottobre, ha portato in libreria due storie belle e delicate, che ci hanno fatto riflettere, emozionare, ma anche un po' divertire. Di Non lasciarmi andare vi ho già parlato qui, ma ora è arrivato il momento di Fino all'ultima parola, il romanzo di Tamara Ireland Stone. Quella di Sam è una storia d'amore e di amicizia, ma è soprattutto la storia di una ragazza che riesce a trovare il suo posto e la sua voce, nonostante il disturbo che ha sempre creduto la definisse come "anormale".

Trama
Se potessi leggere nella mia testa, non mi sorrideresti...
A prima vista Samantha McAllister sembra essere come tutte le ragazze della sua età, ma dietro il suo aspetto curato nasconde un segreto che non ha mai confidato a nessuno. Tormentata da un flusso continuo di pensieri negativi, paranoie e fissazioni, come quella per il numero tre, Sam soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo che rende difficile non solo il suo rapporto con gli altri ma anche e soprattutto con sé stessa. C’è solo un luogo in cui riesce a sentirsi veramente libera: la piscina, per lei fonte di ispirazione, riconciliazione con il mondo e, soprattutto, con la propria mente. Ma una volta fuori dall’acqua, è tutta un’altra storia... Forse ciò di cui avrebbe bisogno è circondarsi di amici migliori, veri e profondi, proprio come lei. Decide così di entrare in un gruppo segreto, l’Angolo dei Poeti, per aprirsi a nuove esperienze. E qui, in modo del tutto inaspettato, incontra Aj da cui si sente subito attratta. Per Sam, però, è tutt’altro che naturale lasciarsi andare, e assecondare i propri sentimenti non sarà affatto un’impresa facile...
Un romanzo sull’importanza dell’amicizia autentica e vera, per ritrovare sé stessi lungo un emozionante percorso attraverso le parole.

Recensione
Questo romanzo, all'inizio, sembra un normalissimo young adult. Samantha è un'adolescente che va a scuola, frequenta lo stesso gruppo di amiche fin da quando era piccola, fa sport ed ha una cotta per un ragazzo più grande. Niente di particolare, quindi. Anzi, sembra anche essere molto più fortunata di tante sue coetanee visto che non ha problemi in famiglia, la scuola non è un ambiente ostile, le amiche non le mancano e ha già avuto le sue prime storielle. Eppure nella sua testa c'è un caos che non possiamo neanche immaginare. Sam soffre di un disturbo ossessivo-compulsivo che in lei trasforma tutto in un'ossessione. Anche un'azione normalissima può scatenare in lei una guerra contro i pensieri terribili che le annebbiano la mente e che è sempre più difficile mettere a tacere. La sua vita è così, giorno dopo giorno, e può contare solo sulla sua forza e sull'aiuto della sua famiglia e della sua psicologa. Nessun altro è infatti al corrente della sua condizione, neanche le sue più care amiche, perché la ragazza ha imparato a fingere davanti agli altri, a fingere di essere una ragazza normale. Nella sfortuna possiamo dire che ha avuto la fortuna di non avere la parte compulsiva del disturbo così marcata e di poter quindi nascondere facilmente i suoi gesti ossessivi, legati semplicemente al numero tre.

"Significa che stai perdendo di vista il punto più importante, Sam. Cioè che nella tua vita possono anche succedere delle cose belle. E invece di godertele, tu cerchi sempre una strada per trasformarle in qualcosa di tossico." "Credimi, se potessi smettere di pensare lo farei."

Samantha può quindi essere se stessa solo quando è da sola e abbassa la guardia solo tra le mura di casa. Per quanto però lei faccia sembrare semplice vivere questa doppia vita, in realtà soffre molto ed è felice solo quando si trasforma in Summer Sam, la sua versione spensierata che viene fuori solo d'estate, quando può dedicarsi completamente alla sua passione per il nuoto. La piscina, infatti, sembra essere l'unico luogo in cui le sue ossessioni si placano e la lasciano respirare. Almeno fino a quando nella sua vita non compare Caroline, una ragazza con cui entra subito in sintonia, tanto da sentire il bisogno di aprirsi e confidarsi con lei, cosa totalmente nuova per lei. Questa amicizia, però, non le permette soltanto di mettere in discussione tutto quello che ha sempre semplicemente accettato, vecchie amiche comprese, ma diventa soprattutto la sua ancora di salvezza. Sarà proprio lei a trascinare Sam all'Angolo dei Poeti, una sorta di circolo segreto in cui ragazzi e ragazze della sua scuola si incontrano per mettersi a nudo, attraverso poesie e canzoni, davanti a persone che non li giudicheranno, ma che invece saranno un sostegno. Ed è proprio qui che anche Samantha trova la sua voce, scopre l'importanza e la forza delle parole, capisce qual è il vero significato di amicizia e trova, o meglio ritrova, AJ e, con lui, l'amore.

E poi c'eri tu. Che mi hai fatto sentire normale per la prima volta in vita mia.
Niente, cosa vi devo dire, io mi sono innamorata anche di questo libro. Non conoscevo la Stone come autrice, ma mi ha conquistata nel giro di poche righe. Fino all'ultima parola è, secondo me, da leggere perché parla di un tema molto delicato, ma lo fa con rispetto e competenza. Un personaggio che soffre di disturbo ossessivo-compulsivo non è poi così difficile da trovare in un libro, ma al 90% ci ritroviamo nella classica situazione in cui la persona in questione ha l'ossessione dell'ordine, e qui finisce. L'autrice invece, grazie al personaggio di Samantha, ci fa capire che questo disturbo, purtroppo, è molto più complicato di così e che le conseguenze possono essere ben peggiori. E ce lo dimostra chiaramente, riportandoci la realtà e non una versione più "leggera". Io, poi, sono affascinata da tutto ciò che riguarda la mente e sono rimasta profondamente colpita dal colpo di scena che, se non proprio alla fine, non avrei mai immaginato prima. È incredibile quanto i nostri pensieri possano essere distruttivi e pericolosi per noi e quanto, allo stesso tempo, la mente possa donarci esattamente quello di cui abbiamo bisogno. 

"Tutti hanno i loro problemi" mi dice. "Lo credi sul serio?" "Certo che sì. Ma alcune persone sanno recitare meglio di altre." 
Non credete però che questo sia un libro emotivamente troppo cupo o pesante, perché non lo è affatto. Il disturbo, le sue conseguenze, le difficoltà quotidiane di Sam, le sue paure, il suo considerarsi sbagliata... tutto questo è presente, è commovente ed è una parte importante della storia, ma non è tutto. Fino all'ultima parola è anche una storia di amicizia, quella vera, senza secondi fini, e quella distruttiva, quella che ci teniamo stretta nonostante tutto, perché è sempre meglio di niente. Ed è anche una storia d'amore, del primo amore, quello dolce e passionale, che nasce all'improvviso, ma anche piano piano. Ed è infine la storia di un gruppo di ragazzi, ognuno con un passato o un presente difficili da affrontare da soli, che trovano la forza stando insieme e dando voce a quello che sentono dentro. Insomma, è una storia che vi consiglio per davvero tanti motivi, che a me è piaciuta molto perché mi ha divertita, mi ha emozionata, mi ha fatta commuovere e riflettere moltissimo. Inoltre trasmette un messaggio bellissimo, ossia che ciò che ci rende "anormali" è in realtà la caratteristica che ci rende speciali

Al prossimo libro!
Veronica


1 commento: