venerdì 17 novembre 2017

RECENSIONE: Inevitabile follia di Deborah Fasola


Buonasera! A inizio settembre Deborah Fasola è uscita con una nuova storia, pubblicata anche questa come self, e finalmente ve ne parlo. Inevitabile follia è un po' il romanzo delle contraddizioni, degli opposti che si attraggono, ma in un modo decisamente più particolare e, sì, anche un po' folle. Ma sicuramente capirete meglio leggendo la recensione.

Trama
Ho paura di lui, ma lo desidero con tutta me stessa.
La voglio come non ho mai desiderato nessun’altra, ma la odio con tutto il cuore.
Lui è paura e pericolo.
Lei innocenza e peccato.
Lui non sarà mai mio.
Lei mi appartiene.
Lydia Gale sogna il lusso e la fama così, quando si trasferisce a Los Angeles, decide di scendere a patti con se stessa diventando la finta fidanzata di un noto attore di Hollywood.
Quando le attenzioni da parte di lui vengono a mancare, Lydia lo minaccia di rivelare il loro segreto alla stampa, macchiando la sua immagine pubblica con uno scandalo di dimensioni inimmaginabili.
Viene così mandata a una festa, in rappresentanza del fidanzato, e sarà proprio lì che incontrerà Max, un uomo tanto attraente quanto pericoloso, che la salverà da quella folle notte rendendola indimenticabile.
Max entrerà con la forza nella vita di Lydia e più lei tenterà di scappare da quella situazione pericolosa, più si ritroverà coinvolta, sentendosi per qualche strana ragione attratta da quel mondo assurdo e sregolato.
Max e Lydia impareranno a conoscersi e a curare i loro vuoti interiori, ma più di ogni altra cosa impareranno ad amare.
Un sociopatico.
Una ragazza ambiziosa.
Un crimine.
Un circolo vizioso fatto di bugie.
E un solo sogno d’amore.
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Recensione
Lydia è un po' una giovane Bridget Jones, la ragazza sfigatella che sembra avere tutte le sfortune del mondo. Los Angeles doveva rappresentare per lei la sua rivincita, il momento in cui avrebbe ottenuto, con il minimo sforzo, tutto quello che aveva sempre sognato e bramato. Il lusso, la fama, i soldi, una vita agiata e senza preoccupazioni. E in effetti è proprio ciò che ottiene diventando, almeno agli occhi degli altri, la fidanzata di uno degli attori più belli e desiderati di Hollywood. Grazie a lui, Lydia vive la vita dei suoi sogni; grazie a lei, lui ha l'opportunità di mantenere veramente privata la sua vera vita. Però la ragazza vorrebbe qualcosa in più da questo rapporto, desidera l'unica cosa che non può avere: un uomo tutto per lei, che non deve dividere con nessuno e che può avere tanto in pubblico quanto in privato. All'apparenza è quindi la ragazza più fortuna del mondo, ma in realtà è quella più insoddisfatta (in ogni senso possibile). Voleva una vita agiata, si condanna ad una vita di rinunce.

E non è che credo che qualsiasi persona sia nella tua vita debba amarti per forza perché ci è capitata. Piuttosto credo - e ci credo fermamente - che se una persona è lì con te, allora debba desiderare di esserci qualsiasi cosa capiti, lì e in nessun altro posto. Deve volerti forte, ma così forte che senza gli fa male. Credo che se una persona ama, il troppo non è mai abbastanza.

Sarà ad una festa, alla quale si reca da sola con la concessione del finto fidanzato, che incontra per la prima volta Max, in una circostanza tutt'altro che piacevole. L'inizio di questo romanzo è infatti tanto divertente quanto triste. Le scene sono così drammatiche da apparire quasi esilaranti. L'uomo, bello ma pericoloso, diventa il suo salvatore, ma anche il suo aguzzino. Riesce a farla sentire protetta e in pericolo allo stesso tempo. Per questo mi piace definirlo il romanzo delle contraddizioni.

Ma è anche il classico esempio degli opposti che si attraggono, perché Lydia e Max non potrebbero essere più diversi di così. Lei è solare, divertente, lui è quasi adorabile nel suo essere totalmente asociale. Allergico alle persone e alle buone maniere, sarà fin troppo da sopportare pure per Lydia. Ma, da quando entrano uno nella vita dell'altra, si ritrovano sempre ad incontrarsi e scontrarsi e diventerà impossibile uscire da questa inevitabile follia.

E in fondo è questo il vero pericolo dell'amore: correre il rischio di restarsi dentro, di farsi male, di farsi bene. Di farsi eternità, comunque vada. 
Max incarna il bene e il male contemporaneamente. Non lo si può certo definire un bravo ragazzo, ma non è neanche mosso solo da cattiveria e malvagità. Sicuramente, però, non è uno che ha problemi a sporcarsi le mani. L'astuzia, l'intelligenza e la discrezione lo hanno sempre tenuto al sicuro, almeno fino a quando incontra Lydia. Lei è una distrazione che non può permettersi, ma che non può abbandonare perché sente il bisogno di proteggerla. Insomma, Max è il bad boy che ci piace, quello che non cambia dall'oggi al domani per amore, ma che, quando si convince di meritare qualcuno che si prenda cura di lui e di essere in grado di provare anche sentimenti positivi, cresce e matura senza stravolgere il suo essere.

Sta aggrappata a me come se potessi salvarla soltanto io... e io non ho mai salvato nessuno, io di solito sono quello che distrugge.
Questo è il mio primo romanzo di Deborah, ma sicuramente non sarà l'ultimo. La storia mi ha coinvolta e mi ha fatta rimanere incollata al Kindle fino alle ultime parole. L'autrice è riuscita a bilanciare perfettamente azione e sentimenti, male e bene, sbagliato e giusto, introspezione e ironia. Inutile dire che sono rimasta affascinata da Max, dal mistero intorno a lui, dai suoi gesti e dalle sue parole. Mi ha fatta divertire il suo essere un po' "orso", ma ammetto che non vedevo l'ora di vederlo essere meno burbero e più dolce. E, a modo suo, mi ha accontentata. Lydia mi ha fatto molta tenerezza, nonostante ci venga presentata come una ragazza materialista e quasi senza valori. Ma lei è sincera, non si nasconde, ha avuto la sua occasione e l'ha colta... possiamo biasimarla? Il suo problema è stato trovarsi in un qualcosa più grande di lei che ha accettato finché ha potuto. Ma con Max si dimostra subito per la ragazza che vuole essere, certamente una che si caccia spesso nei guai, ma anche una che riesce a tenergli testa, forse l'unica. Non da meno sono poi i personaggi secondari e tutte le situazioni che fanno da sfondo e che si intrecciano con la loro storia. 

Al prossimo libro!
Veronica


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