venerdì 1 dicembre 2017

RECENSIONE: Silas di SJ Himes


Buonasera!
Continua la carrellata di recensioni di oggi dedicate a romanzi M/M. Questa volta torniamo però ad un periodo dell'anno a noi più vicino. Le vicende di Silas di SJ Himes iniziano infatti la notte del Black Friday, giorno in cui la Quixote Edizioni ha anche deciso di pubblicare questo titolo, per poi arrivare al nostro amato Natale. Nonostante l'atmosfera di festa che fa da sfondo, però, i temi trattati sono tutto fuorché felici e spensierati.

Trama
Tormentato dai suoi anni in guerra, il paramedico di Boston Gael Dominic passa il tempo a salvare le vite altrui. Una casa vuota, un unico amico e il lavoro, Gael non è felice della propria vita, ma gli basta comunque. Quando comincia il suo turno di notte, la sera della Festa del Ringraziamento, Gael si aspetta che sia lo stesso di sempre: folle impazzite, attacchi di cuore... fino a che una catastrofe non colpisce le strade di Boston, che vengono invase dal sangue.
In fuga da un padre abusivo e politicamente potente, Silas è rimasto sulle aspre, fredde strade di Boston per giorni, ferito, affamato e solo. Quando si sveglia nel bel mezzo di un incubo, pensa che morirà nello stesso vicolo che chiama casa.
Conosciutisi per via di una tragedia, Silas e Gael non riescono a resistere all'attrazione reciproca. Gael può aver salvato Silas da morte certa, ma è il suo angelo sperduto che lo riporta in vita.
Mentre il Natale si avvicina, Silas e Gael imparano ad amare, malgrado il loro passato. E mentre quello di Silas sta per tornare, Gael capisce che il più grande dono che può fare non è qualcosa comprato in un negozio, ma dato gratuitamente dal cuore.
CONTENUTI ESPLICITI. Avvertimenti: violenza domestica non esplicitata.

Recensione
Se amate le serie tv su paramedici e soccorritori vari, tra azione, pericolo, salvataggi e sentimenti, avete trovato il romanzo che fa per voi. Anche se le vere scene di azione le troviamo solo all'inizio e alla fine, sono state sufficienti a farmi venire voglia di recuperare le mie puntate arretrate dei vari telefilm su Chicago (avete presente Chicago Fire, PD e Med, no?), anche se qui ci troviamo a Boston. Sono bastate quelle a catturare totalmente la mia attenzione e sono raccontate talmente bene da permettere al lettore di visualizzare la scena come se fosse trasmessa su uno schermo, e non solo parole stampate su una pagina, e di provare sulla propria pelle la stessa adrenalina e la stessa paura del momento

[...] precipitò dall'orlo dell'infatuazione in cui il suo cuore si trovava e si ritrovò, senza passare per il via, nell'abisso dell'amore.
Medici, pompieri, poliziotti, sono tutti abituati a salvare la vita a molte persone e a lottare ogni giorno per farlo. Ma spesso dimentichiamo che sono anche loro delle persone e quanto sia difficile agire con la giusta freddezza in quei momenti. Non possono essere vinti dalla paura e non possono permettersi di prendere troppo a cuore la vittima o il paziente che hanno davanti per non soffrire nel caso non riuscissero a salvarlo. Ma i sentimenti non sono qualcosa di così facilmente controllabile, a volte il cuore ha la meglio sulla ragione. Ed è esattamente quello che succede a Gael quando, in un vicolo della sua città colpita da una tragedia, trova un malconcio e indifeso giovane uomo. Non lo ha mai visto prima, ma non è il solo senso del dovere che lo porta a fare di tutto per salvarlo. Non è la semplice solidarietà che gli fa sentire il bisogno di proteggerlo e non lasciarlo più andare. La stessa attrazione la sente anche Silas per il suo salvatore, per quell'uomo che, per la prima volta, gli dona protezione e sicurezza. Gael è l'Eroe e Silas è l'Angelo, ma i due ruoli non sono così nettamente separati. Entrambi hanno bisogno di essere salvati da qualcuno o da qualcosa. Entrambi possono rappresentare la salvezza per l'altro. 

"Ti volevo prima ancora di vedere la tua faccia. Ti volevo prima di sapere che eri quello che mi aveva trovato sanguinante in quel vicolo. Ti ho voluto nell'istante in cui mi sono svegliato e ho sentito la tua mano sulla mia, in cui ho sentito la tua voce."
Entrambi si portano dietro un passato non indifferente e, chi più chi meno, ne subiscono ancora le conseguenze nel presente. Il loro futuro sembrava già scritto, ma, grazie a questo intenso quanto inaspettato legame, iniziano a pensare di poterlo riscrivere, insieme. Gael ha il suo lavoro, ma il suo lavoro è anche la distrazione che gli serve per non ripensare a quello che ha visto e a quello che ha vissuto, è la sua scusa per vivere, senza vivere davvero. Silas è un ragazzo che non ha mai potuto essere se stesso, soprattutto non nella sua stessa casa; è un ragazzo che non conosce l'amore di un padre, ma che, anzi, deve essere protetto da quello stesso padre; è un ragazzo che vorrebbe solo poter vivere una vita tranquilla, ma che non trova la via d'uscita dalla propria prigione.

"Perché quel ragazzo? Perché dopo dieci anni, dieci anni che ho il sangue di altre persone sulle mani, mi sento come se il mio sangue fosse tornato a scorrermi nelle vene. Dopo dieci anni passati a salvare le vite degli altri, mi sento finalmente vivo io stesso! Perché mi fa sentire qualcosa, Michael."
Silas è sicuramente una storia intensa, sia emotivamente che per le scene raccontate, tratta temi molto delicati e parla di violenze che, anche se non rese esplicitamente, non sono difficili da immaginare, anche perché non ci vengono nascosti i segni. Però è anche una storia positiva, di speranza, perché due persone distrutte possono rimettere insieme i pezzi quando si trovanoÈ una storia dolce e romantica, sull'amore a prima vista, sull'amore che può sbocciare anche nel momento più impensabile, sull'amore che salva da qualsiasi cosa e da chiunque, sull'amore che dona la forza, il coraggio e un futuro migliore. Ed è anche una storia di attrazione e passione, che non guasta mai. 

"Quella notte qualcosa in me è andato in pezzi." "Ti ho spezzato?" "Nel miglior modo possibile."
Mi è piaciuta molto la storia, mi sono piaciuti i personaggi, mi è piaciuta la differenza di età tra i protagonisti. Ho apprezzato sia le scene ad alta tensione che quelle d'amore, quelle d'azione e quelle più emotive. L'unico difetto, se così lo possiamo chiamare, è che in alcuni casi mi sarei aspettata di più, più approfondimento di un sentimento oppure una scena più d'effetto nel momento di massima importanza. È anche vero, però, che il romanzo è relativamente breve e che quindi è normale che il tutto sia sviluppato un po' più velocemente del solito. Ad ogni modo, la storia rende comunque molto bene e non si sente la mancanza di nulla, quindi il mio giudizio è più che positivo!

Al prossimo libro!
Veronica



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