lunedì 21 maggio 2018

RECENSIONE: For the love of English di A.M. Hargrove


Buongiorno!
Leggo libri della Quixote Edizioni ormai da diversi mesi e quelli belli sono stati davvero tanti, sia nel genere M/M che nel più tradizionale M/F. Ne ricordo diversi con piacere, alcuni perché divertenti, altri perché emozionanti, altri ancora perché dolci e romantici, ma anche alcuni perché particolarmente sexy e passionali. Però è difficile trovare un romanzo che, da solo, sia indimenticabile per tutte queste ragioni. Difficile, ma non impossibile. A.M. Hargrove, infatti, ci è riuscita e ci ha regalato un piccolo gioiellino che la CE non si è fatta sfuggire e ha portato da noi a inizio maggio. Eccovi quindi la mia recensione innamorata di for the love of English e, se a giugno sarete al Rare a Roma, non lasciatevi scappare l'occasione di incontrare l'autrice!

Beckley Bridges, padre single, è sexy da far paura. Sul serio, è la cosa più bollente da quando è stato creato il sole, tanto che se gli rompi un uovo addosso, quello inizia a sfrigolare. Quindi qual è il problema? Che è anche uno stronzo colossale. Lo odio, quel bastardo. Cerco di evitarlo in ogni modo, ma per qualche motivo salta fuori ovunque io vada.
Il vero problema, però, è sua figlia, English. È un’adorabile, eccentrica bambina di prima elementare, e la cosa più dolce da quando hanno inventato il tè freddo. Ed è una dei miei scolari, ma è anche l'amore della sua vita. Perciò devo per forza avere a che fare con lui a livello professionale. Non è semplice. Su una scala che va da facile a difficile, avere a che fare con Beckley Bridges è come avere a che fare con delle unghie che grattano sulla lavagna.
Ma dato che la madre di English cerca di ottenere la custodia, dopo averla abbandonata sulla porta di Beckley quando era una neonata, lui è disposto a fare tutto il possibile per tenerla con sé.
È per questo che mi ha fatto la proposta.
E per quanto la cosa possa sembrare folle, mi sono ritrovata a pensarci su.

Sheridan è al suo primo giorno di scuola come insegnante di prima elementare, sta per coronare il suo sogno, ma ha paura di non essere all'altezza. Appena i bambini entrano in classe, però, dimentica tutte le preoccupazioni e ricorda solo perché ha lavorato tanto duramente per arriva a questo. C'è una bambina in particolare che fa subito breccia nel suo cuore, un dolcissimo angelo dalla lingua lunga, la piccola English. Il suo lavoro, però, è fatto anche di incontri con i genitori e, se tutti lodano il suo operato, ce n'è uno che proprio le dà sui nervi. Bellissimo, ma altrettanto scontroso e arrogante, tanto che si chiede come da lui sia potuta nascere proprio English. Ma rimane sbigottita soprattutto dalla dolcezza del rapporto tra Beck e sua figlia, dall'amore incondizionato che provano l'uno per l'altra. Proprio non riesce a capire come l'uomo che non perde occasione per farla innervosire con il suo atteggiamento e i suoi silenzi, sia lo stesso che ha messo in pausa la sua vita per dedicarsi, corpo e anima, a quella piccolina che, quando era ancora un giovane e scapestrato ragazzo, ha trovato davanti alla porta di casa.

È proprio per salvaguardare questo bellissimo e dolcissimo rapporto tra padre e figlia, per far sì che nella vita di English ci siano solo persone che la amano, che Sheridan, nonostante tutto, si ritrova desiderosa di aiutare Beck nella sua lotta per la custodia esclusiva della bambina. Si ritrova a fingere, ad interpretare un ruolo, ma l'affetto nei confronti di English è sempre stato autentico, fin dal primo giorno. Forse, però, non recitano poi molto neanche i due adulti. Mettere in scena la famigliola felice non è così lontano dalla realtà, anzi. In gioco, però, c'è il bene di una creatura innocente, la sua felicità, e Beck è disposto a non lasciare niente di intentato, ma deve anche proteggersi da qualsiasi cosa possa far andare storto il suo piano. Peccato, però, che ormai in gioco ci siano anche ben altri sentimenti...


Questo romanzo racconta una storia divisa a metà, non solo per il punto di vista alternato che ci permette di conoscere entrambe le parti e di vedere entrambi i protagonisti evolvere nella relazione che li lega, ma anche perché, piano piano, cambia il tono e l'atmosfera delle vicende che fanno da sfondo alla storia d'amore. La prima parte è divertente, leggera, i dialoghi e le situazioni provocano una risata dopo l'altra; ma la seconda parte, quando niente è più soltanto un gioco, la storia si fa più delicata, le emozioni più profonde e il tutto risulta più commovente. Il filo conduttore è però proprio la storia d'amore tra Beck e Sheridan, i loro battibecchi prima e la passione poi, l'amicizia e la collaborazione prima e l'amore e la famiglia poi. 


La grande star di questo romanzo, però, è senza alcun dubbio English, con la sua parlantina e la sua dolcezza, l'innocenza e la spensieratezza di una bambina di sei anni e il suo infinito amore. È impossibile rimanere seri in suo presenza o evitare di sospirare sognanti. English mette ogni lettore sotto il suo arcobaleno, anche il più cinico, ed è, non solo una ventata d'aria fresca,  ma anche una fonte inesauribile di gioia. Beck è un padre totalmente innamorato e tenuto in pugno dalla sua bambina, e Sheridan rappresenta tutti noi, impossibilitati a dire di no ad un faccino così. Poi, certo, Beck aggiunge diversi benefit apprezzabili al ruolo che la donna si presta a ricoprire (e noi capiamo benissimo pure quelli), ma è per il bene della piccolina che non ha mai veramente dubbi, per il desiderio di regalarle solo tanti arcobaleni. 

In un solo romanzo è davvero difficile trovare tutto, dalla leggerezza e l'ironia, al romanticismo e la dolcezza, dalla passione alla profondità degli argomenti trattati, da un percorso pieno di ostacoli al lieto fine, dall'amore all'amicizia e alla famiglia, dai momenti carichi di tensione ai sospiri di sollievo e alle lacrime di gioia. E anche quando si trova tutto, è facile che il tutto risulti troppo. Ma in questo caso no. Si ha quasi la sensazione di aver letto due romanzi diversi, tra l'inizio e la fine, ma la bravura dell'autrice sta nel non farci accorgere del passaggio, sta nell'essere riuscita ad amalgamare perfettamente tutto. Lasciandoci alla fine con il cuore pieno di gioia, un piacevole ricordo dei personaggi e un sorriso sulle labbra difficile da cancellare. Serve davvero altro per farvi correre a leggere (o rileggere) questo libro?

Al prossimo libro!
Veronica

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