lunedì 21 agosto 2017

REVIEW PARTY: I disastri del cuore di Kylie Scott


Buongiorno!
L'estate è il periodo perfetto per recuperare tutto ciò che non siamo riusciti a fare, guardare o leggere durante l'anno. Ma, almeno per quanto riguarda i libri, come si fa a portare avanti i vari recuperi quando le nuove uscite sono ancora tante e tutte molto interessanti? La Newton Compton è la casa editrice che più di tutte ci ha tenuto compagnia (e continuerà a farlo) in questo mese di ferie e di vacanze. Oggi, per esempio, esce I disastri del cuore, la novella che segna il ritorno di Kylie Scott in Italia dopo il successo della The Lick Series (terminata pochi mesi fa con Doppio gioco, che trovate recensito qui). E, per l'occasione, eccomi qui a parlarvene all'interno del Review Party organizzato insieme ai blog che trovate citati nel banner.


Violet ha una missione: rimettere in sesto la sua vita. O almeno quello era il piano. Andare a letto con il suo nuovo capo super sexy però è decisamente un errore. E non ha intenzione di ripeterlo. Alex ha un bar e dopo un divorzio tremendo ha finalmente ripreso in mano le redini della sua libido. Non ha nessuna intenzione di lasciarsi scappare l'oggetto dei suoi desideri. Possono avere una relazione senza che influisca sul loro lavoro. Certo che possono. Perché sicuramente non le metterà le mani addosso nell'ufficio sul retro, e decisamente non si metteranno a folleggiare in magazzino...
Violet non vuole ripetere il passato, ma non è l'unica ad avere una missione.







Prima di iniziare con la vera e propria recensione, è doveroso fare qualche piccola precisazione. L'autrice è immediatamente riconoscibile grazie alla cover che ricorda in tutto e per tutto i libri precedenti, ma che, allo stesso tempo, potrebbe trarre in inganno. I disastri del cuore non ha nulla a che fare con la serie dedicata alla band degli Stage Dive. Così come è scollegata anche da tutti i libri della Scott ancora inediti in Italia. Questa novella è quindi a sé e, almeno fino al momento, l'autrice non ha previsto di portare avanti questo progetto. Quindi, se non avete letto gli altri romanzi o non amate la continuazione delle serie, questa potrebbe essere la lettura adatta a voi.

Andare a letto con il proprio capo non è mai una buona idea, soprattutto se stai cercando un riscatto, una nuova vita, e il tuo lavoro ti piace davvero tanto. Ma quando lui non ricorda nulla della notte passata insieme, forse puoi ancora far finta di niente per non rischiare. La situazione iniziale è completamente diversa per i due protagonisti. Lei, Violet, vorrebbe punirsi per aver ceduto all'attrazione che prova per il suo bel titolare; lui, Alex, è euforico all'idea di essere riuscito a superare fisicamente il divorzio. Per lei, che vorrebbe poter cancellare la vergogna che prova, le immagini sono ancora fin troppo vivide; lui, che vorrebbe sapere quale donna sia riuscita a "guarirlo", non riesce a recuperare i ricordi annebbiati dal troppo alcool.
La sua nemesi. Il suo crollo, la sua rovina. Un metro e ottanta di bellezza assurda e fascino da vendere, dai quali avrebbe fatto bene a tenersi alla larga. 
Quando però tutti i nodi vengono al pettine, Violet vorrebbe che tutto tornasse come prima, ma Alex non ha intenzione di rinunciare a questo, qualunque cosa sia. Del resto sono due adulti che non sanno resistersi, ma che possono tenere lavoro e vita privata separati. O forse no? 
Le faceva male il viso per il troppo sorridere, ma andava bene così. Perché l'uomo più bello che avesse mai incontrato ricambiava il sorriso.
Considerando che parliamo di un testo che ha solo una settantina di pagine e quattro capitoli, non posso veramente aggiungere altro, altrimenti rischierei di raccontarvi ogni cosa. Nonostante questo, però, sono contenta di aver trovato comunque molti degli aspetti che mi erano piaciuti nei precedenti lavori. C'è ironia e ci sono scene ad alto contenuto erotico, ma ho rivisto anche quel cameratismo scanzonato che mi aveva conquistato tra i membri della band. Qui, infatti, abbiamo tre fratelli, di cui Alex è quello di mezzo, che gestiscono insieme il bar-ristorante lasciato dai genitori. E proprio nei fratelli ho trovato uno dei punti di forza della novella, ma anche un grande difetto. La Scott è infatti riuscita, in veramente pochissime scene, a rendere interessanti questi due personaggi secondari. Peccato che abbia poi deciso di lasciarci con tanta curiosità che, salvo sorprese future, non verrà soddisfatta.
Alex si spostò indietro, per toglierle il vestito di seta. Doveva scoprire se anche il reggiseno era abbinato. Niente al mondo gli era mai parso più fondamentale per la propria sopravvivenza. 
Questo discorso può essere poi allargato a tutto il testo in generale. La storia ha un inizio, uno sviluppo e una fine. Tutto sommato non posso dire che il numero limitato di righe abbia rovinato la buona riuscita del racconto, anzi. Ho trovato il tutto molto coinvolgente, con personaggi che attirano subito l'attenzione, anche se conosciamo pochissimo del loro passato e non riusciamo a comprendere pienamente come siano arrivati ad ora che li vediamo per la prima volta. Però devo anche dire che qualche capitolo in più poteva essere solo apprezzato. Alcune situazioni sono state ben sviluppate (per quanto sia possibile in una novella), altre praticamente solo accennate (ma non ne ho sentito più di tanto la mancanza), altre ancora, invece, non hanno visto nemmeno la luce. Si parla molto, ovviamente, della relazione tra capo e dipendente, ma non si fa riferimento neanche una volta alla sostanziosa differenza di età dei due: Violet ha 21 anni, mentre Alex ne ha già 37... parliamo comunque di 16 anni e, almeno un piccolo accenno, me lo sarei sicuramente aspettato.

Purtroppo, quando abbiamo a che fare con testi molto brevi, il rischio di trovare delle mancanze è sempre molto alto. Ma il fatto che, alla parola "fine", ci ritroviamo a volerne di più, significa solo che quello che abbiamo letto ci è piaciuto. Ed è proprio questo il caso. Senza dubbio non ho capito la scelta dell'autrice di dedicare a questi personaggi solo una novella e non una serie o, almeno, un romanzo completo che potesse raccontarci, anche indirettamente, di tutti loro, ma ben vengano le belle storie, lunghe o corte che siano!

Al prossimo libro!
Veronica

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