giovedì 22 febbraio 2018

RECENSIONE: Il codice (Ice Dragons Hockey #1) di RJ Scott


Buongiorno!
Con la recensione di oggi andiamo a ripescare un'uscita della Triskell Edizioni di qualche mese fa di un'autrice che ha dato il suo bel contributo al mondo romance, RJ Scott. Per me, però, Il codice è il suo primo romanzo e si tratta di uno sport romance M/F. Andiamo insieme a scoprire questo primo volume autoconclusivo che apre la serie Ice Dragons Hockey dedicata all'omonima squadra di hockey su ghiaccio.

Innamorarsi della sorella del suo migliore amico gli era sembrata una buona idea, a quel tempo.

La vita e la carriera di Ryan Flynn nella squadra di hockey degli Ice Dragons sono scandite da un codice: amicizia, lealtà, rispetto, guida e protezione. Quando la sorella del suo migliore amico lo chiama perché la riaccompagni a casa dopo una rapina, è solo con un enorme sforzo di volontà che Ryan si ricorda che per lui la ragazza è off-limits. Non importa che lei rappresenti una tentazione troppo forte per un uomo già sull’orlo del precipizio: Ryan ha promesso a suo fratello che non permetterà a nessuno sportivo professionista di avvicinarla, e ciò include anche lui.
Kat ha desiderato Ryan Flynn sin dal primo momento in cui lo ha visto, ma c’è un problema: il giocatore di hockey è il migliore amico di suo fratello e i due sono legati da un complicato codice cavalleresco, sia fuori che dentro la pista. Quando lui la salva e la riporta a casa, Kat
gli chiede un bacio e Ryan è ben felice di accontentarla. Le cose, però, sfuggono loro repentinamente di mano quando quel singolo bacio si trasforma in qualcosa da tenere nascosto al fratello di lei.
Riuscirà Ryan, il coriaceo difensore dei Dragons, a non vedere Kat come qualcosa di più che la sorella del suo migliore amico? E riuscirà Kat a catturare e tenere per sé quel “drago” che rappresenta la sua metà?

Tra amici esiste un codice non scritto da rispettare: la sorellina dell'altro è off limits. Se poi si ha un rapporto quasi fraterno e si è anche compagni di squadra, superare i limiti diventa praticamente un tradimento. Ryan lo sa bene ed è per questo che si è sempre tenuto alla larga da Kat, anche se con difficoltà. Mantenere le distanze, però, non significa non correre in aiuto nel momento del bisogno, e Kat chiama proprio l'amico del fratello quando si trova in difficoltà. Con l'intenzione di aiutarla, però, questi confini vengono irrimediabilmente superati e diventa ancora più difficile tornare indietro. Cosa deve fare ora Ryan, seguire il cuore che gli dice di prendersi ciò che ha sempre voluto o la testa che lo ammonisce e gli ricorda il codice da rispettare? Deve continuare ad allontanare e rifiutare Kat o deludere il proprio migliore amico e compagno di squadra?

La vita non è stata facile per i fratelli Lecour, ma hanno sempre potuto contare uno sull'altra. Loki non è soltanto il fratello maggiore iperprotettivo, ma anche l'unica famiglia che è rimasta a Kat. Per questo il suo obiettivo primario diventa proteggerla da tutto e tutti, non più solo come un fratello, ma anche come un genitore. Kat, però, è una ragazza che non si lascia frenare dalle paure e dalle preoccupazione degli altri e che continua a vivere la propria vita come meglio crede. Almeno per quanto riguarda il lavoro. Perché nella sua vita sentimentale, invece, si è sempre e solo accontentata, non potendo avere l'unico ragazzo che desidera da quando era una ragazzina. Loki, dal canto suo, conosce benissimo Ryan e i giocatori di hockey in generale, sa come si comportano con le ragazze, perché è lui il primo a comportarsi così. Ed è tutto ciò che non vuole per la sua sorellina.


Sicuramente non ci troviamo davanti ad una trama nuova ed originale, ma io ho un debole per questo tipo di storie. Se poi ci mettiamo il fatto che è anche uno sport romance, la lettura per me è d'obbligo. E comunque, in fin dei conti, l'ho trovato un romanzo piacevole e molto carino, romantico e divertente, ma anche con alcuni momenti più emozionanti. Per non parlare delle scintille create dalle scene più intime di Kat e Ryan, che non guastano mai. La narrazione, poi, è in terza persona, e questo ci permette di vivere questa storia impossibile da entrambe le parti e di conoscere le diverse reazioni e preoccupazioni, pur vivendole comunque con il distacco tipico di questo tipo di narrazione.


Anche questo romanzo, però, ha la sua originalità e io l'ho vista in particolare nell'aspetto sportivo. La lealtà tra compagni e il gioco di squadra si vedono dentro e fuori dalla pista, ma sono gli aspetti più negativi e primitivi di questo sport che, trattati, rappresentano una novità. Ryan, per esempio, è un giocatore molto aggressivo e "arrabbiato" e con lui e con le azioni degli avversari si sottolinea spesso la pericolosità, la fisicità e anche la violenza che possono essere parte di uno sport come l'hockey. Ma questo desiderio dell'autrice di mostrare ogni aspetto del gioco si vede anche nelle difficoltà che devono attraversare gli Ice Dragons, nell'impotenza durante il recupero da un infortunio, nei sensi di colpa, nelle paure e nell'incertezza riguardo il futuro.


Concludo ricordandovi che Il codice è solo il primo volume autoconclusivo della serie dedicata agli Ice Dragons. E devo dire che gli altri personaggi sono già riusciti ad incuriosirmi abbastanza da farmi desiderare il seguito e una storia per ognuno di loro. Loki ha già senza dubbio un ruolo importante in questo primo capitolo, ma l'autrice ne ha introdotti anche altri, iniziando a delineare le loro personalità. Per ora, però, sappiamo solo che il secondo volume sarà su Simba, il capitano della squadra.

Al prossimo libro!
Veronica

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